Risonanza magnetica al CDI

Due apparecchiature di ultima generazione per la Risonanza Magnetica ad "alto campo", fanno di CDI un centro all'avanguardia per le indagini diagnostiche di tutti i segmenti corporei, anche con mezzo di contrasto: encefalo, colonna, addome, pelvi, mediastino, articolazioni, studi vascolari, studi funzionali, cuore e mammella.

Un apparecchio a "basso campo", presso la sede di Rho, è specifico per le indagini del ginocchio, polso, caviglia e piccole articolazioni.

Presso la sede di via Saint Bon è disponibile la prima RM completamente aperta, ideale per ridurre il disagio dell'esame in pazienti ansiosi, claustrofobici, obesi e nei bambini.

Risonanza magnetica aperta

Anche per bambini (sopra i 6 anni di età)

 

Entrare nel cilindro chiuso della risonanza magnetica è un’esperienza traumatica cha causa ansia e stress a molte persone, in particolare a quanti soffrono di claustrofobia: al Centro Diagnostico Italiano (CDI) è disponibile anche un'apparecchiatura ad alto campo completamente aperta.

La nuova RM è in grado di effettuare tutti gli esami diagnostici che si eseguono oggi con le apparecchiature chiuse, grazie ad una potenza pari ad 1 Tesla che si avvicina a quella delle macchine tradizionali (1,5 Tesla).

La risonanza magnetica aperta, oltre a rappresentare una soluzione per le persone obese e claustrofobiche e per tutti coloro che vivono con disagio la permanenza negli spazi chiusi, consente di effettuare esami anche su bambini molto piccoli (sopra i 6 anni di età): una mamma o un papà, infatti, possono sdraiarsi con il loro bambino sull’apparecchio e stare al suo fianco per tutta la durata dell’esame.

 

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Che cos'è

Un'indagine fortemente indicata nello studio dei tessuti molli

 

La Risonanza Magnetica è un'indagine diagnostica che fornisce immagini del corpo umano molto dettagliate e ad elevato contrasto. In questo è simile ad altre indagini radiologiche, come la TAC, ma rispetto a queste rileva differenze anche piccolissime nel contenuto di acqua di organi e tessuti, consentendo di apprezzare minime differenze di struttura delle aree esaminate.

La Risonanza Magnetica, quindi, è in grado di evidenziare anche minime differenze nella composizione e nella struttura dei vari apparati, ed anche anomalie degli stessi, grazie alla elevatissima “risoluzione di contrasto” di cui è dotata; infatti consente di distinguere molto bene all’interno di un tessuto, alterazioni minime che spesso corrispondono a stati patologici.

La RMN è particolarmente utile nello studio delle malattie del cervello e della colonna vertebrale, dell’addome e pelvi (fegato e utero), dei grossi vasi (aorta) e del sistema muscolo-scheletrico (articolazioni, osso, tessuti molli).

E’ comunque una indagine fortemente indicata per lo studio dei tessuti molli (sistema nervoso, cuore, fegato, organi “parenchimatosi”) ricchi come sono di acqua e, quindi, di atomi di idrogeno, e lo è meno per le strutture “dure”, carenti di acqua, come ad esempio l’osso.

I più recenti sviluppi applicativi della RM consistono, inoltre, nello studio “funzionale” di alcuni organi, come la produzione di immagini di attivazione della corteccia cerebrale in seguito a stimoli di vario genere; altra applicazione recente, la ricerca della presenza di sostanze biologicamente attive, o di metaboliti all’interno di organi od apparati, detta “spettroscopia” in vivo. Questa è di grande utilità nelle malattie degenerative, ma anche neoplastiche, e nelle alterazioni funzionali.

La Risonanza Magnetica

Risonanza Magnetica Aperta

Il dott. Sergio Papa, Direttore Imaging e Medicina Nucleare del Centro Diagnostico Italiano, spiega quali sono gli esami che si possono effettuare con la Risonanza Magnetica ad Alto Campo, in particolare con l'apparecchiatura completamente aperta